La storia

Le origini dell’Istituto risalgono al 1928 . Sorge inizialmente come struttura educativo - assistenziale dipendente dall’Istituto Ozanam di Milano gestito dalla Società delle Conferenze di San Vincenzo. Vi sono destinate bambine, per lo più orfane, che frequentano la Scuola Elementare

Nel 1931 le Suore di Santa Marta assumono la piena responsabilità dell’opera, ormai autonoma, denominata Istituto Santa Marta. Le religiose, da subito, danno all’opera educativa l’impronta carismatica del loro fondatore, Mons. Tommaso Reggio: essere Suore dell’accoglienza secondo il modello di Marta di Betania, attente ai segni dei tempi, ai bisogni delle persone (in particolare dei piccoli e dei giovani), facendo sì che la formazione attuata favorisca l’integrazione con la realtà della comunità cristiana e sociale in cui le alunne saranno inserite, una volta uscite dall’Istituto. Su richiesta delle famiglie del luogo, le Suore aprono subito il servizio scolastico anche ad alunne esterne e, a fianco del livello Elementare, sono istituiti corsi di Avviamento Professionale per offrire possibilità concrete di inserimento nel mondo del lavoro.

Negli anni ‘40-’43 viene aperta e riconosciuta legalmente la Scuola Media che da subito si sviluppa in modo sensibile.

Negli anni ‘50 si avvia l’Istituto Magistrale: un indirizzo di studi superiori non offerto da altre scuole cattoliche o statali che, nel 1956, ottiene il riconoscimento legale.

Gli anni ‘60 e ‘70 vedono il progredire e l’affermarsi di questo indirizzo di scuola e, accanto al convitto, aumenta l’afflusso delle ragazze esterne. Con la scuola cresce il progetto di una Comunità Educante che interagisce con la comunità religiosa nella gestione educativo-didattica, anche a livello istituzionale. Si apre inoltre l’accesso alla scuola anche ai ragazzi, ai fini di una opportuna e serena educazione.

Fin dai primi tempi i laici profondamente motivati nella loro scelta della scuola cattolica vengano considerati non solo preziosi collaboratori nell’attività didattica, ma presenze indispensabili accanto alla comunità religiosa, per una formazione più completa dei giovani agli effetti del dialogo con tutte le realtà delle quali i laici sono mediatori più diretti.

Nell’ambito della Comunità Educante nasce Il Progetto Educativo che ispira tutta l’attività culturale e, nella reciproca collaborazione fra religiose, docenti, laici e genitori, si colgono istanze nuove che provengono da un contesto socio culturale ed economico sempre più complesso: alla scuola si chiede di rinnovarsi profondamente per mettersi al passo con le nuove esigenze formative.

Nell’anno scolastico 1982/83 si trasforma l’Istituto Magistrale dando avvio ad un processo di Maxisperimentazione quinquennale pluricomprensiva con due indirizzi: uno pedagogico, tipicamente umanistico (trasformazione dell’Istituto Superiore già esistente), con contenuti e curricoli completamente aggiornati, uno tecnico-economico aziendale, rispondente alle richieste del mondo economico.

Nell’a.s 2003/2004 prende avvio il progetto EACOM, orientato a fornire competenze nel campo dell’Information Computer Technology agli alunni dell’indirizzo Economico Aziendale e il progetto “Cultura e Solidarietà” finalizzato all’ampliamento delle competenze professionali nell’area della promozione ed organizzazione di eventi culturali e di iniziative di solidarietà sociale, per gli alunni dello Psico Pedagogico. Anche nei precedenti livelli della scuola dell‘obbligo avviene un adeguato processo di trasformazione: nella Scuola Elementare si attua l’insegnamento per moduli; nella Scuola Media si propone un’efficace innovazione che prevede una progettualità condivisa, sostenuta dalle moderne tecnologie didattiche e l’introduzione della seconda lingua straniera (tedesco).

Nell’a.s. 2004/2005 la scuola Primaria e la Scuola Secondaria di Primo Grado avviano la Riforma Moratti. Oggi si procede su questa linea, pronti ad accogliere sempre il nuovo purché sia in linea con il Progetto Educativo e risponda alla continuità di un’esperienza educativo - culturale maturata nel tempo.