E’ suonata la prima campanella.
Il cortile della scuola è colmo di genitori, di bambini, di attese, di speranze, di futuro.
I primi giorni di scuola sono carichi di emozioni, a volte contrastanti: impazienza, ansia, felicità, voglia di ritrovarsi e di raccontare le avventure estive, ma anche, perché no, un po’ di malinconia per le vacanze appena trascorse.
E’ bello osservare i ragazzi sorridere, parlare, abbracciarsi e credere che questa sintonia e desiderio di creare legami profondi li possa sempre accompagnare.
Già… SINTONIA…una parola dal suono dolce il cui significato intrinseco è proprio “accordo di suoni”.
“SINTONIZZARSI” vuol dire mettersi sulla stessa linea d’onda, armonizzare i propri pensieri e sentimenti con quelli degli altri. Allora proviamo ad immaginare la nostra scuola come un’orchestra, i nostri bambini e ragazzi come le note sul pentagramma e gli educatori come gli strumenti che danno voce alla loro sinfonia. Ogni nota è necessaria, ogni strumento importante: spartito e strumento devono intonarsi l’uno all’altro per poter dare vita all’armonia scritta sulla partitura.
Un anno scolastico, però, è lungo e può succedere che, per diversi motivi, si possa stonare, si possano attraversare momenti di stanchezza e di crisi che non devono spaventare. “Crisi” vuol dire passaggio, spesso investito di valenza negativa, ma se si riflette sul significato profondo del termine è possibile cogliere una sfumatura positiva in quanto opportunità di riflessione, di discernimento, di evoluzione.
Allora… come ci ha suggerito la dottoressa Todaro nel nostro ultimo corso di aggiornamento… buon anno di crisi a tutti, nel senso di buona crescita personale.
A noi insegnanti perché i ragazzi ci chiedono di “impegnarci per un volto e, solo dopo, per un voto” (A. D’Avenia) e per poterlo fare è necessario metterci in gioco, mettere a nudo noi stessi e “sporcarci le mani”, con loro e per loro.
Ai nostri alunni perché sappiano scoprire davvero le loro capacità e dare forma al loro essere.
Ai genitori perché, attraverso una rinnovata alleanza educativa, possano sentirsi accompagnati nel percorso educativo dei loro figli.
Affidiamo questo nuovo anno scolastico al Maestro per eccellenza che magistralmente dirige ogni nota, ogni strumento, ogni suono e che cura ogni esecuzione con amore e dedizione e chiede a noi di curarci vicendevolmente.
“Io mi curo di te perché stimo Gesù che è in te.”
Buon anno!
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